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La prima categoria di reati include i seguenti atti commessi contro persone che non prendono pe attive in ostilità, inclusi membri delle forze armate che hanno deposto le loro armi e quelli che sono stati messi al tappeto a causa di malattia, infortunio, detenzione o qualsiasi altra causa. : a) attacchi alla vita e all integrità corporea, in particolare omicidi di qualsiasi tipo, mutilazioni, trattamenti crudeli e torture; b) attacchi alla dignità personale, in particolare trattamenti disumani e degradanti; c) presa di ostaggi; d) condanne e condanne eseguite senza processo preventivo, emesse da un tribunale regolarmente costituito, dotate di garanzie giudiziarie generalmente riconosciute indispensabili.
La seconda categoria di reati comprende i seguenti atti: a) reati contro persone protette dal nemico: ordinare lo sfollamento della popolazione civile per motivi legati al conflitto, a meno che ciò non sia richiesto dalla sicurezza dei civili per motivi militari convincenti; sottoporre una persona in possesso dell altra parte del conflitto a mutilazioni fisiche o esperimenti medici o scientifici che non sono giustificati da un trattamento medico, dentistico o ospedaliero della persona interessata o nel loro interesse e che causa la morte o un grave pericolo per la loro la salute; commettere stupri, schiavitù sessuale, prostituzione coatta, gravidanza forzata o qualsiasi altra forma di violenza sessuale che costituisce una violazione delle Convenzioni di Ginevra; chiamare o arruolare bambini sotto i quindici anni nelle forze armate nazionali o farli prendere direttamente in ostilità. b) Uso di metodi di proibizione due per il diritto internazionale: uccidere o ferire il tradimento di un combattente nemico; dichiarare che cuel non sarà dato; distruggere o confiscare i beni del nemico a meno che non risponda ai bisogni imperativi del conflitto. c) Attacchi intenzionali contro obiettivi non militari: attacchi contro la popolazione civile; Attacchi intenzionali a edifici, materiali, unità mediche e trasporti di coloro che usano gli emblemi distintivi delle Convenzioni di Ginevra in conformità con il diritto internazionale; attacchi contro persone o cose coinvolti in aiuti umanitari o missioni di mantenimento della pace; attacchi a edifici dedicati alla religione, all istruzione, alla e, a scopi scientifici o di beneficenza, monumenti storici, ospedali e luoghi in cui sono malati, a condizione che non siano obiettivi militari; Saccheggio di una città o di un luogo.
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Come si può vedere, questo elenco di reati è significativamente inferiore a quello dei reati commessi in conflitti armati internazionali, come abbiamo già commentato in precedenza e, di conseguenza, la Corte non sarà in grado di giudicare fatti come l uso di armi proibite, la fame di popolazione civile, l uso di persone protette come scudi umani, ecc. quando sono impegnati in conflitti armati interni. Mentre il fatto che esistano differenze tra conflitti armati internazionali e interni non è sorprendente, è coerente con il diritto internazionale vigente, ma non sono previsti alcuni divieti contenuti nel Protocollo di New York (II). come punizioni collettive, terrorismo, schiavitù o attacchi contro strutture contenenti forze pericolose (dighe, dighe e centrali nucleari), specialmente se si considera che il DFE può punire punizioni collettive e terrorismo. SVILUPPO DELL INCHIESTA L iniziazione e lo sviluppo delle indagini corrispondono alla Procura della CPI, che può indagare sulle accuse di reati non solo a pir delle informazioni fornite dal Consiglio di sicurezza e dagli stati pes, ma anche con i dati da vittime, organizzazioni non governative o qualsiasi altra fonte affidabile. Questo aspetto è a nostro avviso fondamentale, poiché è probabile che gli Stati e il Consiglio di sicurezza siano riluttanti a sottoporre questioni alla Corte.
Prima di avviare un indagine, la Procura deve aumentare la gravità delle informazioni ricevute e può chiedere ulteriori informazioni. Dopo questa analisi preliminare, la Procura può giungere a due conclusioni: a) che non vi è motivo di procedere a un indagine, nel qual caso è necessario segnalare la decisione presa alla fonte delle informazioni originali. Tuttavia, la Procura può riconsiderare la sua decisione alla luce di nuovi fatti o prove. b) Che vi sia una base ragionevole per avviare un indagine. In tal caso, la Procura deve richiedere l autorizzazione a indagare presso la Camera di prova, unitamente al materiale di supporto raccolto. Se la Camera non autorizza l indagine, la Procura può richiederla nuovamente sulla base di nuovi fatti o prove relativi alla stessa situazione. Nel primo di questi casi, su richiesta dello Stato denunciante o del Consiglio di sicurezza, la Camera preliminare può chiedere alla Procura di riconsiderare la sua decisione e, se si basa esclusivamente sul fatto che la Procura ritiene che l inchiesta non si concluda "Nell interesse della giustizia" può essere rivisto. Quando una situazione viene presentata alla Corte per la prima volta, la Procura deve notificare a tutti gli stati che normalmente eserciterebbero la giurisdizione la loro intenzione di procedere a un indagine, e queste informazioni possono essere limitate quando necessario per la protezione dei testimoni, a Evita di distruggere prove o nascondere le persone.
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Dopo aver ricevuto la comunicazione, qualsiasi Stato (indipendentemente dallo Statuto) ha un mese per informare la Corte che sta indagando o indagando sui reati in questione o ha deciso di non procedere con l accusa, a meno che il la decisione di non perseguire è dovuta a disabilità o mancanza di volontà. In questi casi, la Procura deve lasciare l inchiesta nelle mani dello Stato, a meno che la Camera di prova non decida di autorizzare l inchiesta (. e .). In ogni caso, anche se la Procura abbandona le indagini, ha due mezzi per garantire la volontà dello Stato di indagare sui reati, vale a dire: a) È legittimo richiedere allo Stato interessato informazioni sulle indagini che svolge, essendo il stati richiesti per rispondere prontamente alle tue richieste
I giudici possono autorizzare la procura ad adottare misure per salvaguardare le prove quando esiste una sola possibilità per ottenerle o esiste il rischio che non siano disponibili in un altro momento. La decisione Se l Ufficio del Procuratore lascia le indagini a uno Stato interessato, può essere riesaminato dopo sei mesi o in qualsiasi momento in caso di mancanza di volontà o incapacità dello Stato di svolgere un indagine vera e propria, e lo Stato interessato può presentare ricorso contro questa decisione. Se la Camera preliminare autorizza l avvio di un indagine, questa decisione può essere impugnata da un imputato, qualsiasi Stato che abbia giurisdizione sul caso oggetto di indagine o sia perseguito, e lo Stato in cui è stato commesso il reato. La nazionalità dell imputato. Mentre l inchiesta è sospesa in attesa della decisione della Corte, i giudici possono consentire alla Procura di adottare misure per salvaguardare le prove. Se la Corte decide che è irricevibile, la Procura può chiedere la revisione della decisione quando ritiene che siano apparsi nuovi dati che confutano i motivi che hanno giustificato la precedente decisione di irricevibilità.