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Gli emendamenti istituzionali devono essere approvati a maggioranza dei due terzi e, quelli che non sono di questa natura, devono essere approvati dai sette ottavi degli stati p per la loro entrata in vigore). In relazione alle modifiche ai reati sottoposti alla giurisdizione della Corte, si appli solo agli Stati che li hanno accettati. Di conseguenza, la Corte non può esercitare la giurisdizione su nuovi reati quando lo Stato nel cui territorio è stato commesso o quello della nazionalità dell imputato non ha accettato l emendamento.
VALUTAZIONE L approvazione dello Statuto ICC, anche se non è ancora entrata in vigore, costituisce una pietra miliare storica nel diritto internazionale. Questa istituzione, una volta creata, costituirà un deterrente per la commissione di reati internazionali e, anche se non costituirà un pAcea, contribuirà a impedire che questi reati rimangano impuniti.
Tra gli aspetti più rilevanti si può citare il suo carattere permanente; la creazione di un unità per vittime e testimoni; quello che rifiuta qualsiasi tipo di immunità, compreso quello dei capi di Stato e di governo; che la Procura può avviare d ufficio le proprie indagini; la possibilità che il Consiglio di sicurezza possa presentare situazioni in cui si sono verificati reati internazionali presso la Procura, anche se lo Stato in cui sono stati commessi o quello della nazionalità del penale non ha ratificato lo Statuto; le garanzie penali e procedurali accettabili degli indagati e degli accusati di aver commesso reati; l incapacità della Corte di emettere condanne a morte e la possibilità di riesaminare le sentenze in presenza di circostanze appropriate.
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Tuttavia, il suo statuto presenta anche aspetti critici come la possibilità che il Consiglio di sicurezza possa sospendere le indagini; che gli stati possono rinviare di sette anni la giurisdizione della Corte sui reati di guerra; le limitazioni previste in alcuni reati, come la persecuzione di un gruppo identificabile o l uso di armi proibite; e infine, la possibilità che ordini superiori nei reati di guerra possano essere rivendicati come difesa, anche quando sono necessarie determinate circostanze. Tuttavia, nonostante queste inadeguatezze, la Corte è già positiva e il suo Statuto, nonostante le limitazioni indicate, può essere considerato generalmente accettabile. In breve, si può affermare che con la sua approvazione si compie un grande passo nel perseguimento dei reati più gravi e, di conseguenza, nella lotta all impunità.
DISPOSIZIONI CHIAVE DELLO STATUTO DELLA CORTE penale INTERNAZIONALE I PRINCIPALI PARAMETRI . ACCETTAZIONE DELLA GIURISDIZIONE Le disposizioni sulla competenza sono al centro del trattato ICC. Alla Per ratificare il trattato, uno Stato accetta la giurisdizione della Corte su tutti i reati all interno della sua giurisdizione. Pertanto, non esiste alcuna possibilità per uno Stato P di accettare la giurisdizione su determinati reati e non altri, né che sia richiesto il loro consenso per l esercizio della giurisdizione in casi pular. Il rifiuto categorico della Conferenza di precedenti proposte al riguardo, che avrebbe annullato completamente i poteri della Corte, è stato un importante sollievo. L unica eccezione alla giurisdizione automatica per gli Stati P è la disposizione transitoria dell . Ciò consente agli Stati di avere la possibilità di escludere la giurisdizione della Corte sui reati di guerra commessi nel loro territorio o dai loro cittadini per un periodo di sette anni dopo l entrata in vigore dello Statuto nei confronti dello Stato in questione. Tuttavia, gli Stati devono decidere se utilizzare questa disposizione e si prevede che pochi di loro lo faranno. Sebbene questa disposizione sia giuridicamente e moralmente ingiustificabile, distinguendo tra reati di guerra e altri reati, l opzione è limitata a un periodo non rinnovabile di sette anni.
L aspetto più problematico dell intero trattato è la disposizione relativa ai presupposti per l esercizio della giurisdizione. Secondo esso, nei casi che non sono stati presentati dal Consiglio di Sicurezza, la CPI può agire solo quando lo Stato nel cui territorio sono stati commessi i reati o lo Stato di cittadinanza dell imputato hanno ratificato il trattato o accettato la competenza di La Corte sulla criminalità. La principale delusione della Conferenza è l eliminazione di due elementi cruciali di una precedente proposta (la proposta coreana) che avrebbe consentito allo Stato in cui è detenuto l imputato o allo Stato di nazionalità delle vittime di fornire il necessario collegamento giurisdizionale. Poiché lo Stato nel cui territorio sono stati commessi i reati e la nazionalità dell imputato è generalmente lo stesso, ed è possibile che questo non sia uno Stato Pe, è probabile che questa disposizione costituisca il maggiore impedimento per la Corte a contrassegnare un differenza nel mondo reale
Sebbene carente, la disposizione non è necessariamente insormontabile per la Corte e ci sono modi per superarla. In particolare, la sua applicazione dipenderà in larga misura dal numero di ratifiche del trattato: più Stati lo ratifi, meno è probabile che questa disposizione possa sminuire la Corte.
DOMANDA SU RICHIESTA DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA La capacità del Consiglio di sicurezza di sospendere o ritardare i procedimenti giudiziari della CPI ha dovuto affrontare una forte opposizione da parte di un forte contingente di Stati durante la Conferenza. Il ruolo del Consiglio di sicurezza, nonché l esclusione delle armi nucleari, è stato oggetto della proposta di modifica dell accordo finale della Presidenza da parte del governo indiano, che è stata respinta dopo ore dalla Conferenza. Il testo finale dello statuto adotta un compromesso tra questo punto di vista e il testo del progetto di comitato di diritto internazionale (CDI) che avrebbe concesso ai membri del Consiglio permanente il potere di veto sulle cause ammesse dalla Corte . L stabilisce che, se il Consiglio di sicurezza decide, agendo ai sensi del VII della C delle Nazioni Unite, non può essere avviato o perseguito o perseguito per un periodo rinnovabile di mesi.