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Il comitato La Croce Rossa Internazionale (CICR) ha preferito includere una clausola generica che includesse una norma a lungo proposta sul divieto di mezzi e metodi di guerra che causano lesioni eccessive o sofferenze inutili. Si prevede che l elenco delle armi proibite sarà ampliato durante la prima conferenza di revisione. Per quanto riguarda i reati di guerra commessi durante conflitti armati non internazionali, lo Statuto purtroppo non contiene un divieto di popolazione civile intenzionalmente affamata, attraverso l uso di determinate armi o la distruzione di risorse naturali, effettuata in modo generalizzato e grave, causando danni ambientali a lungo termine.
Riteniamo che occorra fare di più per completare l elenco dei reati di guerra durante la Conferenza di revisione, che si terrà sette anni dopo l entrata in vigore dello Statuto. Dovrebbe essere possibile, dato che gli Stati P nei protocolli I e II aggiuntivi alle convenzioni di Ginevra, firmati nel (che ad oggi sono e Stati, rispettivamente), hanno continuato a moltiplicarsi e potrebbero avere meno qualifiche per accettare un elenco più completo di reati di guerra. La questione se il Tribunale dovesse avere giurisdizione solo su reati di guerra commessi su larga scala, o anche su atti criminali in casi pular, è stata oggetto di una negoziazione indefinitamente prolungata.
Lo statuto stabilisce che il tribunale avrà giurisdizione sui reati di guerra "in pular" quando saranno commessi come pe di un piano o una politica o come pe della commissione su larga scala di tali reati. In altre parole, è stata determinata una soglia, ma ciò non è esclusivo. La Corte continua ad avere l autorità per indagare su singoli atti criminali, che è una soluzione encomiabile. La disposizione specificamente connessa ai reati di guerra comprende le obiezioni più gravi. In . dello Statuto stabilisce che uno Stato, aderendo ad esso, ha un periodo di sette anni, conteggiato pir dalla data di entrata in vigore dello Statuto per quello Stato, durante il quale può dichiarare la sua non accettazione della giurisdizione del Tribunale reati di guerra che vengono segnalati come commessi dai loro cittadini o nel loro territorio. In effetti, ciò crea, per quanto riguarda i reati di guerra, un regime diverso da quello degli altri reati citati nello Statuto, che sembrerebbe indicare che i reati di guerra non sono così gravi come altri reati.
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Tuttavia, il diritto internazionale riconosce l obbligo degli Stati di perseguire i criminali di guerra, indipendentemente dalla loro nazionalità o da dove hanno commesso i reati. Gli Stati dovrebbero essere incoraggiati a non fare affidamento su tale affermazione e la Conferenza di revisione dovrebbe abrogare questa disposizione. Concorrenza automatica sui quattro principali reati. Dopo intensi dibattiti, gli Stati hanno finalmente accettato di accettare il principio secondo cui quando uno Stato aderisce allo Statuto, accetta la giurisdizione della Corte sui quattro principali reati: genocidio, reati contro l umanità, reati di guerra e atti di aggressione.
Di conseguenza, la Corte può esercitare la giurisdizione se lo Stato nel cui territorio è stato commesso l atto o l omissione in questione ha avuto luogo, o se lo Stato a cui appartiene la persona indagata o perseguita è vincolato dallo Statuto o ha accettato la giurisdizione della Corte. Se, al fine di ottemperare a quanto precede, è necessario il consenso di uno Stato che non rientra nello Statuto, tale Stato può rilasciare una dichiarazione che accetta la giurisdizione della Corte per un determinato reato. Il consenso dello Stato non è richiesto quando il Consiglio di sicurezza riferisce al procuratore una situazione pular in conformità con le disposizioni del VII della Ca delle Nazioni Unite. Il Consiglio di sicurezza può anche richiedere che nessuna indagine o azione penale venga avviata o perseguita per un periodo rinnovabile di mesi.
Ciò può essere attuato solo una volta approvata una risoluzione in tal senso, conformemente alle disposizioni del VII della Ca. Sfortunatamente, la proposta di attribuire la giurisdizione automatica alla Corte quando lo Stato è vincolato dallo Statuto non è stata accettata. In pratica, lo Stato custode può svolgere un ruolo importante nel perseguire i criminali di guerra. Di seguito è riportato un esempio ipotetico che può illustrare questa situazione. Una persona, accusata di aver commesso un reato di guerra durante un conflitto armato nel territorio di uno Stato X, e che è cittadino di quello stesso paese, fugge nello Stato Y. Lo Stato X non è dichiarato nello Statuto e si rifiuta di Accetta la giurisdizione del CFI sull indagato.
In assenza di giurisdizione automatica, la Corte non può agire se l accusa sarà possibile solo quando il Consiglio di sicurezza deferisce la questione al pubblico ministero o quando lo Stato e lo desidera e può portare il sospettato al processo dinanzi ai tribunali di quel paese. È evidente, ancora una volta, che solo l ampia accettazione dello Statuto da parte degli Stati Uniti consentirà l uscita di questo vicolo. La questione della giurisdizione era, senza dubbio, una delle questioni più importanti e difficili da risolvere.
Sebbene il risultato sia positivo, non avrà effetti chiari e pratici fintanto che molti Stati non avranno ratificato il trattato; se lo ratifi, la Corte può esercitare la propria giurisdizione ogniqualvolta ciò sia necessario. Un procuratore indipendente. A Roma si è convenuto di conferire al pubblico ministero il potere di avviare d ufficio un indagine in merito ai quattro reati di competenza del tribunale. Una volta che il procuratore decide che vi sono basi sufficienti per avviare il procedimento, presenterà una richiesta di autorizzazione alla Camera di prova. Se detta Camera autorizza l indagine, il pubblico ministero informerà le P e gli Stati interessati.
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Nel mese successivo alla ricezione di detta notifica, lo Stato può notificare al pubblico ministero che sta conducendo un indagine o un processo su tale caso a livello nazionale e che, di conseguenza, il pubblico ministero sarà inibito dalla sua giurisdizione a favore dello Stato. Tuttavia, il pubblico ministero può chiedere alla Corte di statuire su una questione di giurisdizione o ricevibilità.
La soluzione raggiunta a Roma, per quanto riguarda il potere di avviare un procedimento da parte della procura, è un accordo tra gli stati che temevano di avere un procuratore sovraccarico e "politicizzato" e coloro che speravano che un procuratore indipendente avrebbe garantito il funzionamento di un tribunale apolitico e efficiente. Solo il tempo dirà se la funzione di supervisione della Camera preliminare consente indagini rapide.