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L Italia e la Svizzera hanno avviato indagini penali su casi di tortura, esecuzioni extragiudiziali e sparizioni forzate in Argentina negli anni e . ITA, oltre a Belgio, Francia e Svizzera, ha richiesto l estradizione dal Regno Unito dell ex capo dello Stato cileno Augusto p, contro il quale è stata emessa la condanna per questi reati. Il marzo , la Camera dei Lord del Regno Unito ha stabilito che non godeva dell immunità procedurale penale per le accuse di tortura e cospirazione per tortura che gli erano state addebitate, e il Ministro dell Interno ha permesso ai tribunali di esaminare il richiesta di estradizione per tali addebiti. La necessità per gli stati di eliminare le differenze esistenti nello statuto di Roma esercitando la giurisdizione universale.

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Alla conferenza diplomatica di Roma, nel giugno e luglio , una stragrande maggioranza degli Stati ha convenuto che la stessa giurisdizione universale che avevano sul genocidio, sui reati contro l umanità e sui reati fosse concessa alla Corte penale internazionale di guerra Tuttavia, a causa di un accordo raggiunto all ultimo momento al fine di persuadere alcuni Stati a non opporsi alla Corte, lo Statuto di Roma omette tale giurisdizione se il Pubblico Ministero agisce per diffondere informazioni da fonti diverse dal Consiglio Sicurezza. dello Statuto limita la giurisdizione della Corte ai reati commessi nel territorio di uno Stato Pe o a bordo di navi o aeromobili propri e ai reati commessi da cittadini di uno Stato Pe, a meno che uno Stato che non sia Pe rilasciare, ai sensi di tale , una dichiarazione speciale in cui ammette la giurisdizione della Corte sui reati commessi nel suo territorio o a bordo di navi o aeromobili propri o dei suoi cittadini. D altro canto, il Consiglio di sicurezza, deliberando in conformità con il VII della Ca delle Nazioni Unite per mantenere o ripristinare la pace o in caso di aggressione, può deferire alla Corte una situazione relativa a reati commessi nel territorio di uno stato che non è Pe.

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La comunità internazionale deve garantire che queste differenze nella protezione internazionale vengano eliminate. Gli organi legislativi degli Stati che hanno firmato e ratificato lo Statuto di Roma dovranno emanare una legislazione di applicazione che consenta la consegna degli accusati alla Corte e imponga alle loro autorità di cooperare con esso. Nell applicare tale legislazione, devono garantire che i tribunali nazionali possano essere un complemento efficace del Tribunale penale internazionale, per il quale non dovrebbero solo definire i reati all interno della giurisdizione della Corte come reati classificati nel diritto interno in modo coerente con le definizioni dello Statuto di Roma, ma concede anche ai tribunali la giurisdizione universale per gravi reati ai sensi del diritto internazionale, tra cui genocidio, reati contro l umanità, reati di guerra, esecuzioni extragiudiziali, sparizioni forzate e torture.

Tali misure, promuovendo un sistema globale di indagine e azione penale per i reati inclusi nel diritto internazionale, contribuiranno a ridurre e, infine, a eliminare i paradisi della protezione che sono ancora responsabili dei peggiori reati del mondo. QUATTRO PRINCIPI FONDAMENTALI. I reati sui quali deve essere esercitata la giurisdizione universale. Gli Stati devono garantire che i loro tribunali nazionali possano esercitare la giurisdizione universale e altre forme di giurisdizione extraterritoriale su violazioni e gravi abusi contro i diritti umani e contro il diritto internazionale umanitario. Gli Stati devono assicurare che i loro tribunali nazionali esercitino per conto della giurisdizione internazionale della comunità internazionale su reati gravi ai sensi del diritto internazionale se una persona sospettata di tali reati si trova nel loro territorio o giurisdizione. Se non lo fanno da soli, devono Ere l indagato in uno Stato che può e vuole farlo o consegnarlo a un tribunale internazionale competente.

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Se uno Stato non si assume questa responsabilità, altri Stati richiederanno l estradizione dell indagato e eserciteranno la giurisdizione uni Versal. Tra le violazioni e gli abusi contro i diritti umani sui quali i tribunali nazionali possono esercitare la giurisdizione universale ai sensi del diritto internazionale comprendono il genocidio, i reati contro l umanità, i reati di guerra (commessi in conflitti armati internazionali o in conflitti armati non internazionali), altre uccisioni deliberate e arbitrarie e la presa di ostaggi (indipendentemente dal fatto che questi reati siano stati commessi da uno Stato o da agenti non statali, come membri di gruppi politici armati), nonché esecuzioni extragiudiziali , "sparizioni" e torture. Quando si definiscono reati gravi inclusi nel diritto internazionale come reati extraterritoriali identificati nel loro diritto penale, gli organi legislativi nazionali devono garantire che questa definizione sia compatibile con il diritto e gli standard internazionali in quanto contenuti in strumenti internazionali come la Convenzione sulla Beech IV, concernente le leggi e gli usi della guerra terrestre e i suoi regolamenti annessi; il Ca delle corti di Norimberga e di Tokyo del e ; Legge n. del Consiglio di controllo degli alleati, del , la Convenzione per la prevenzione e la punizione del reato di genocidio, del ; le quattro convenzioni di Ginevra del , relative alla protezione delle vittime di conflitti armati, e i loro due protocolli aggiuntivi del ; la Convenzione contro la tortura e altre pene o trattamenti crudeli, disumani o degradanti, ; i principi delle Nazioni Unite relativi all efficace prevenzione e indagine sulle esecuzioni extralegali, arbitrarie o sommarie del ; la Dichiarazione delle Nazioni Unite sulla protezione di tutte le persone dalle sparizioni forzate, ; il progetto di codice dei reati contro la pace e la sicurezza dell umanità, e lo statuto di Roma del Tribunale penale internazionale, . Nel definire questi reati, gli organi legislativi nazionali devono anche tenere conto degli statuti e la G delle corti di Iugoslavia e Ruanda.

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Gli organi legislativi nazionali devono garantire che, conformemente al loro diritto penale interno, le persone siano anche soggette a procedimenti giudiziari per reati extraterritoriali correlati e incipienti come l associazione illecita per commettere genocidio e la tentata commissione di reati gravi inclusi nel diritto internazionale, istigazione diretta e pubblica a commetterli o complicità in essi. La legge interna degli Stati deve inoltre incorporare pienamente le norme di responsabilità penale dei leader militari e dei superiori civili per la condotta dei loro subordinati. La posizione ufficiale non è esente da responsabilità penale. Gli organi legislativi nazionali devono garantire che i loro tribunali nazionali abbiano giurisdizione su qualsiasi persona sospettata o accusata di reati gravi ai sensi del diritto internazionale, indipendentemente dall accusa ufficiale di tale persona al momento del presunto reato o in qualsiasi altro momento successivo.

Qualsiasi legge nazionale che autorizzi azioni penali per reati gravi inclusi nel diritto internazionale si applica ugualmente a tutte le persone, indipendentemente dalla posizione ufficiale che hanno ricoperto o esercitato, sia quella di capo di stato, capo o membro del governo, membro del parlamento o altra posizione ricoperta come funzionario statale o rappresentante eletto. I C delle corti di Norimberga e Tokyo, gli statuti delle corti di Jugoslavia e Ruanda e lo statuto di Roma hanno chiaramente confermato che i tribunali hanno giurisdizione su persone sospettate o accusate di gravi reati ai sensi del diritto internazionale indipendentemente dall accusa o posizione ufficiale che occuperanno al momento del reato o in seguito. Il Ca di Norimberga stabiliva che l accusa ufficiale di una persona condannata per reati contro l umanità o reati di guerra non poteva essere considerata una circostanza attenuante.