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Sanzione penale internazionale delle violazioni del diritto internazionale umanitario Se è vero che le regole del diritto internazionale umanitario applicabili in situazioni di conflitto interno regolano la condotta delle persone, resta da stabilire se la loro violazione implica la responsabilità penale individuale del suo autore e, più esattamente, se questa eventuale responsabilità nel diritto internazionale nel suo stato attuale.
È comunemente riconosciuto che le disposizioni convenzionali applicabili ai conflitti armati interni non contengono alcun elemento specifico incriminante di gravi violazioni delle norme che impongono. In effetti, nell comune non si dice nulla al riguardo e nel Protocollo II non si prevede che nessun regime possa essere paragonabile a quello dei gravi reati previsti dalle Convenzioni del e completato nel Protocollo I. La relazione del Segretario Generale, nella sua Il commento al progetto di statuto della Corte penale per l ex Jugoslavia si riferisce solo ai conflitti armati internazionali quando si introduce l riguardante gravi violazioni delle Convenzioni di Ginevra del . Il Comitato internazionale della Croce rossa (CICR) ha dichiarato anche come segue: "vista l attuale evoluzione della legge, dello Statuto (che tratta di infrazioni gravi" si applica solo ai reati commessi nel contesto di conflitti armati internazionali). Pertanto, l idea che oggi le disposizioni delle Convenzioni di Ginevra relative a gravi infrazioni si estendano anche all comune può essere respinta.
È pertanto esclusa ogni responsabilità penale internazionale per gravi violazioni del diritto umanitario applicabili ai conflitti interni? La risposta si è inclinata, anche di recente, in un senso chiaramente affermativo. È il caso del R finale della commissione delle Nazioni Unite incaricato di esaminare e allattare le informazioni relative a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario nell ex Jugoslavia, in cui si afferma che, per quanto riguarda la legge applicabile ai conflitti armati non internazionali, " In generale, gli unici reati commessi in un tale conflitto per il quale esiste una giurisdizione internazionale sono i "reati contro l umanità" e il genocidio, che si appli, qualunque sia la qualificazione del conflitto.
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Tambene la dottrina è stata pronunciata in questo senso nelle ultime occasioni. Il Tribunale militare internazionale di Norimberga ha sottolineato la possibilità di incriminare quei comportamenti individuali particolarmente gravi, costituendo una violazione del diritto internazionale, mediante una norma consueta che verrebbe trapiantata su coloro che regolano tali comportamenti. Questa corte ha esaminato la G, le dichiarazioni statali e gli altri elementi per concludere che il comportamento incriminato secondo il suo Statuto implica già una responsabilità penale individuale al momento del verificarsi dei fatti per i quali compaiono gli accusati. Come elementi di supporto all esistenza di un opinionio juris in merito alla sanzione penale internazionale di alcune violazioni caratterizzate dal diritto umanitario applicabile in caso di conflitto interno, vale la pena ricordare le due risoluzioni approvate all unanimità dal Consiglio di sicurezza in merito agli eventi in Somalia . Il Consiglio di sicurezza dichiara, in queste risoluzioni, che gli autori o le persone che hanno ordinato violazioni del diritto umanitario si assumeranno la responsabilità individuale.
Tale contenuto si trova in alcune risoluzioni adottate per quanto riguarda i conflitti ruandesi e burundesi. Allo stesso modo, alcune risoluzioni che si riferiscono all ex Jugoslavia contano qui perché riguardano situazioni che si sono verificate durante un conflitto interno. Con l adozione di tali risoluzioni, il Consiglio di sicurezza aumenta chiaramente la responsabilità penale delle persone che hanno commesso o ordinato di commettere le violazioni considerate (nell ambito di un conflitto interno) nella gamma di interesse internazionale, il che implica che Il principio di tale responsabilità è perfettamente riconosciuto. Anche se a volte i termini utilizzati sollevano interrogativi sulla loro relativa inesattezza o sulla totalità delle violazioni coperte, il Consiglio di sicurezza, attraverso queste risoluzioni, sembra aver coperto, in generale, quelle che chiamiamo "gravi violazioni" del diritto umanitario (applicabile, in questo caso, ai conflitti armati non internazionali).
Lo Statuto del Tribunale internazionale per l ex Jugoslavia, frutto di un lavoro di redazione relativamente prudente, non fornisce di per sé alcuna indicazione a favore o contro la possibile sanzione penale di gravi violazioni commesse in caso di conflitto interno. Tuttavia, le circostanze della sua approvazione da parte del Consiglio di sicurezza, la missione affidata alla Corte, la competenza ratione tempori definita nel primo dello Statuto e la consapevolezza del Consiglio sulla natura mista del conflitto (che picipa conflitto internazionale e conflitto interno), suggeriscono che il Consiglio di sicurezza comprende che, per quanto possibile, la giurisdizione ratione materiae del Tribunale internazionale dovrebbe estendersi alle due categorie di conflitti armati).
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Ma, sebbene venga rivelato il desiderio del Consiglio di sicurezza, non abbiamo (per semplice approvazione degli Statuti) una chiara dichiarazione sullo stato di diritto in materia. Diverso è il caso dell approvazione dello Statuto della Corte penale internazionale per il Ruanda. In effetti, va notato che il Consiglio di sicurezza è andato oltre nel caso di questo tribunale rispetto a quelli del tribunale per l ex Jugoslavia per quanto riguarda la scelta della legge applicabile e ha incluso, nella giurisdizione ratione materiae, strumenti che non sono stati necessariamente considerati p che fanno parte del diritto internazionale consuetudinario o la cui violazione non è stata necessariamente considerata, in generale, come una compromissione della responsabilità penale individuale del suo autore.
Con l approvazione dell relativa a gravi violazioni dell comune delle Convenzioni e del Protocollo di Ginevra II, il Consiglio di Sicurezza compie una sorta di atto di fede rispetto all attuale esistenza di una norma che attribuisce tale responsabilità penale individualmente. Questo improvviso sviluppo potrebbe essere considerato in qualche modo prematuro, dato il R preliminare della commissione di esperti indipendenti per il Ruanda. Questo documento descrive la situazione come un conflitto armato non internazionale senza difficoltà e quindi si sviluppa la questione della responsabilità individuale.
Sebbene diffusa nel R, la relazione può essere facilmente stabilita. In definitiva, non sembra inverosimile affermare che le gravi violazioni del diritto umanitario applicabili in casi di conflitti interni sono oggi "reati di guerra" ai sensi del diritto internazionale e che il principio di competenza universale è consustanziale a questo aumento nei ranghi. La dottrina, come strumento ausiliario nell interpretazione del diritto internazionale, sembra confermare questa opinione.
Per quanto riguarda gli sviluppi più recenti, sembra che l idea di nascita sia abbondante Ho raggiunto la consueta norma che stavamo cercando. Infatti, a metà febbraio , il CICR ha presentato al Comitato preparatorio per la creazione di un Tribunale penale internazionale, un documento di lavoro, di tono moderato, sui reati di guerra, che contiene al suo terzo mandato ciò che si qualifica come reati di guerra commessi in caso di conflitto armato non internazionale.
Presentato dalla Nuova Zelanda e dalla Svizzera e supportato da diverse delegazioni, questo documento è stato scelto in una prima fase per formare, parallelamente alla proposta nordamericana (che includeva anche un accordo sui conflitti non internazionali), una delle basi del dibattito e un delle fonti per la stesura di un testo di sintesi sui reati di guerra. All inizio di dicembre , il comitato preparatorio ha proseguito l esame della questione.
Un nuovo progetto sui reati di guerra che contiene numerose opzioni comprende due sezioni dedicate ai conflitti armati non internazionali. La verità è che, negli ultimi cinque anni, si è verificato uno sviluppo estremamente rapido di un opinione favorevole all attribuzione della responsabilità penale individuale agli autori di gravi violazioni del diritto internazionale umanitario commesse durante un conflitto armato interno.