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Indagini in loco indipendenti (colloqui con i testimoni, raccolta di prove, ecc.), A differenza delle disposizioni del TRR e del DFE, sono possibili solo quando le autorità nazionali competenti non sono in grado di intraprendere le indagini necessarie. In tal caso, alle autorità nazionali dovrebbe essere affidato l adozione di misure importanti. I membri della Procura possono essere presenti e assistere le autorità statali, ma solo quando la legislazione nazionale non lo proibisce. La Procura può adottare misure come intervistare un testimone volontario senza la presenza delle autorità statali dopo aver consultato lo Stato interessato e, nei casi in cui la ricevibilità non sia stata stabilita ufficialmente, lo Stato può imporre condizioni sul lavoro del procuratore . Infine, va notato che dello Statuto stabilisce che, se il Consiglio di sicurezza decide in tal senso di agire ai sensi del VII della Ca delle Nazioni Unite, non può essere avviato o perseguito o perseguito per un periodo di tempo. rinnovabile per mesi.
Il rinvio è soggetto a una decisione del Consiglio e, pertanto, è esclusa la possibilità che il veto di uno Stato possa bloccare la concorrenza, sebbene lasci aperta la possibilità di proroghe illimitate e rinvii perpetui. Quando un caso viene rinviato ai sensi della presente , esiste una disposizione che consente alla Camera pre-processuale di autorizzare la Procura della Repubblica ad adottare misure per salvaguardare le prove. DIRITTI PROCEDURALI DEGLI SOSPETTATI E DEGLI ACCUSATI Lo Statuto della CPI prevede la tutela dei diritti degli indagati durante le indagini e degli imputati. Per quanto riguarda il primo, ogni persona sospettata di aver commesso un reato ha i seguenti diritti garantiti: a) non essere costretto a testimoniare contro se stesso e a non confessarsi colpevole; b) non subire alcuna forma di coercizione, tortura o trattamento crudele, disumano o degradante; c) all assistenza gratuita di un interprete se viene interrogata in una lingua che non parla o non capisce; d) non essere sottoposto ad arresto o detenzione arbitraria; e) essere informato che esistono motivi per ritenere che abbia commesso un reato; f) tacere, senza che ciò venga preso in considerazione al fine di determinarne la colpa o l innocenza; g) all assistenza legale della persona che sceglie e, se non designa un difensore, essere assegnato d ufficio quando gli interessi della giustizia lo richiedono; h) essere interrogato alla presenza del suo difensore, essere ascoltato prima di confermare le accuse e essere informato delle prove che la Procura intende presentare in udienza.
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Da un altra persona, ad ogni imputato sono garantiti i seguenti diritti fondamentali: a) essere considerati innocenti fino a prova contraria oltre ogni ragionevole dubbio; b) essere informato senza indugio e in dettaglio delle accuse di cui è accusato in una lingua che parla e comprende; c) disporre di tempo e mezzi adeguati per preparare la propria difesa e comunicare liberamente con il proprio difensore; d) essere giudicato senza indebito ritardo; e) essere presente nella conferma delle accuse, nel processo e, se del caso, nella pratica delle prove preliminari; difendersi o con l assistenza di un difensore scelto liberamente e, in caso contrario, essere informato del diritto che lo assiste e di essere nominato difensore d ufficio se gli interessi della giustizia lo richiedono; f) interrogare o interrogare i testimoni dell accusa e far studiare le testimonianze a loro favore a parità di condizioni presentate contro di loro; g) all assistenza gratuita di un interprete quando prove e documenti sono presentati in una lingua che non parla o non comprende; h) non testimoniare contro se stesso e rimanere in silenzio, senza che venga preso in considerazione nel determinare la tua colpa o la tua innocenza; i) presentare un ricorso orale o scritto a loro difesa; j) essere informato dall accusa delle prove che indi o tendono a indicare la loro innocenza o che possono influenzare la credibilità delle prove di accusa.
Di questi diritti, lo statuto presta particolare attenzione a due: il diritto dell imputato di essere presente durante il processo e il diritto di non dichiararsi colpevole. Per quanto riguarda il primo diritto, le prove possono aver luogo senza la presenza dell imputato quando si tratta di un elemento di disturbo, nel qual caso devono essere prese misure per consentirgli di osservare il processo e istruire il suo difensore dall esterno. Tuttavia, le accuse possono essere confermate senza la presenza dell imputato e richiedono la presenza di consulenza legale per l indagato quando la Camera di prova stabilisce che è nell interesse della giustizia. Allo stesso modo, si stabilisce che i diritti dell imputato non dovrebbero essere violati quando si svolgono udienze chiuse o testimonianze registrate nella misura in cui non violano i diritti dell imputato, le misure da adottare quando la vittima è minorenne o ha subito violenza sessuale, a meno che la Corte non decida diversamente.
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Per quanto riguarda il diritto a non dichiararsi colpevole, lo Statuto stabilisce che, quando un imputato ammette di essere colpevole, la Corte deve assicurarsi di comprendere la natura e le conseguenze della sua confessione, che è stata fatta volontariamente dopo aver consultato a sufficienza la sua difensore e, infine, che l ammissione di colpa è supportata da altre prove (. ). In questo modo, è imp, ad esempio, che una persona possa essere condannata esclusivamente sulla base della sua confessione o quando tale confessione è stata ottenuta attraverso torture, minacce o coercizione. L insieme delle garanzie procedurali offerte dallo statuto merita un parere positivo, poiché salvaguarda i diritti fondamentali degli indagati e consente che i processi dinanzi alla Corte siano equi. Inoltre, i diritti previsti superano quelli stabiliti negli statuti del TRR e del DFE e quelli previsti da altri trattati internazionali come, ad esempio, il Patto internazionale relativo ai diritti civili e politici, la Convenzione europea dei diritti dell uomo ( e ), la Convenzione americana sui diritti umani e la Ca AfricA sui diritti umani e dei popoli.
Tuttavia, questo sistema di garanzie non è perfetto, dal momento che il diritto di indagati e imputati a un difensore pubblico se non lo designano è soggetto a "gli interessi della giustizia lo richiedono". Tuttavia, nonostante questo divario, riteniamo che non dovrebbero esserci gravi timori che i processi non saranno equi e, inoltre, riteniamo che sia difficile immaginare casi in cui la Corte non assegni difensori d ufficio perché gli interessi di la giustizia. PENALITÀ Lo statuto consente alla Corte di imporre pene detentive in perpetuo o per un certo numero di anni non superiore a trenta e, come sanzione accessoria, può anche imporre multe o provmenti di confisca. Pertanto, la pena di morte è vietata, a differenza di quanto accaduto con la corte di Norimberga. Le sentenze emesse dalla Corte hanno il valore di res judicata e, di conseguenza, nessuna persona può essere processata da un tribunale statale per un fatto per il quale sono state condannate o assolte dal Tribunale penale internazionale. Nel definire la ST, la Corte deve tener conto di fattori quali la gravità del reato e le circostanze individuali del penale. D altra parte, nell interpretazione dei reati stabiliti nello Statuto, l Elogio non può essere applicato contro il presunto penale e deve essere interpretato in caso di ambiguità a favore della persona indagata, perseguita o condannata.
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Oltre a imporre sanzioni, la Corte ha ampi poteri per ordinare alle persone condannate di risarcire le vittime e questo risarcimento può consistere in restituzione, risarcimento e riabilitazione. Poiché in alcuni Stati è vietata la pena dell ergastolo, si stabilisce che la Corte può ridurre le sanzioni quando la persona ha adempiuto i due terzi p della pena inflitta o anni di reclusione in caso di ergastolo (. ). Affinché si verifichi questa riduzione della pena, la Corte deve prendere in considerazione criteri come la volontà della persona di cooperare con la Corte o altri fattori che mostrano un cambiamento in circostanze sufficienti a giustificare la riduzione della pena. Per quanto riguarda le circostanze che possono essere esenti da responsabilità penale, queste si riferiscono all elemento mentale, alla legittima difesa, alla coercizione estrema e agli ordini superiori. Per quanto riguarda l elemento mentale, afferma che i reati devono essere condotti con "intento" e "co nozione ", entrambi i termini che includono un eventuale intento, vale a dire i casi in cui il penale è a conoscenza delle conseguenze che la sua azione potrebbe avere, anche se non li desidera. Per quanto riguarda l elemento mentale, è considerata una circostanza che esenta il il fatto che l autore soffra di un difetto o incapacità mentale o di uno stato di intossicazione che annulla la sua capacità di apprezzare la natura della sua condotta o la sua capacità di controllare il suo comportamento.
Nel caso in cui questa situazione sia causata da intossicazione, è necessario che l autore non abbia volontariamente intossicato. Per quanto riguarda la legittima difesa, affinché possa essere rivendicata come esente da una determinata condotta, deve essere effettuata per legittima difesa o da un altra persona o, nel caso di reati di guerra, della proprietà necessaria per la sopravvivenza di una persona o essenziale per accompagnare una missione militare e, inoltre, la difesa deve essere proporzionale al male che si intende evitare. Per quanto riguarda la coercizione estrema, non vi sarà alcuna responsabilità penale quando un azione è stata condotta a seguito di una minaccia di morte imminente o di un danno fisico imminente grave contro l autore dell azione o un altra persona, a condizione che l autore non tenti di causare danno maggiore di quello che si intende evitare. Infine, in relazione agli ordini superiori, lo Statuto, diversamente dagli statuti dei tribunali ad hoc, che prevedono il divieto assoluto di utilizzare ordini superiori come difesa, stabilisce che possono costituire un esenzione quando la persona che ha commesso il reato era tenuto per legge a obbedire agli ordini emessi dal governo o dal superiore in questione, non sapeva che l ordine era illegale e, nel caso di reati di guerra, che l ordine non era manifestamente illegale.
Infine, le sentenze della Corte possono essere impugnate dalla Camera di ricorso dal pubblico ministero, dalla persona condannata o dalla persona che lo rappresenta. EMENDAMENTI Gli emendamenti possono essere presentati sette anni dopo l entrata in vigore dello statuto.