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Il rinvio è soggetto a una decisione del Consiglio ed esclude quindi la possibilità che il veto di uno Stato possa bloccare la concorrenza, anche se lascia aperta la possibilità di proroghe illimitate e rinvii perpetui. Prima della Conferenza di Roma, il Regno Unito era l unico membro permanente del Consiglio di sicurezza a sostenere questo approccio, mentre gli altri quattro e Israele hanno difeso il potere di veto individuale dei membri permanenti. Coloro che si opposero a questo approccio stavano rivelando la loro volontà di accettare una proposta di compromesso, la cui versione finale è contenuta nello Statuto.
Sfortunatamente, le proposte per consentire la salvaguardia delle prove in caso di rinvio non si riflettono nello statuto. AVVIO DI UN INDAGINE Poteri "d ufficio" dell accusa Un importante risultato positivo è che la Procura della CPI può indagare sulle accuse di reati non solo in conformità con le informazioni fornite dal Consiglio di sicurezza e dagli Stati P, ma anche con informazioni fornite da vittime, organizzazioni non governative o qualsiasi altra fonte affidabile . Consideriamo questo aspetto cruciale, vista la probabile riluttanza degli Stati e del Consiglio di sicurezza a presentare situazioni alla Corte. Inoltre, si potrebbe dire che le disposizioni sui poteri d ufficio sono le più importanti importante di quelli che tengono conto della vittima e dei sopravvissuti, consentendo loro di avviare indagini.
Se la Procura stessa decide di non procedere con il caso, deve informare la fonte delle informazioni originali. Se la decisione è che sussistono fondati motivi per procedere a un indagine, il caso è sottoposto all approvazione giudiziaria preliminare. Tuttavia, questo meccanismo di controllo giurisdizionale non costituisce un opportunità per gli Stati o per i sospetti dell ular di presentare ricorso contro la ricevibilità. Le proposte al riguardo sono state respinte durante la conferenza. (La possibilità di presentare ricorso si verifica prima dell inizio di qualsiasi indagine, come indicato nella sezione sulla ricevibilità di seguito, ma non prima che la Camera preliminare abbia confermato che vi sono motivi ragionevoli per procedere.)
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Le vittime, dall altro pe, hanno il diritto di rilasciare dichiarazioni dinanzi alla Camera preliminare nella fase di revisione preliminare, conformemente al regolamento interno e alle prove che saranno elaborate dalla commissione preparatoria. Argomenti degli Stati P e del Consiglio di sicurezza Gli Stati P (e non, infine, gli Stati che non hanno ratificato il trattato) e il Consiglio di sicurezza possono presentare alla Corte situazioni in cui si presume siano stati commessi uno o più reati . La funzione di presentare "situazioni" era impedire alle entità politiche di fare accuse contro gli individui, politicizzando così in modo improprio il processo. Invece, la stessa Corte deciderà che le persone dovrebbero essere indagate e perseguite. La presentazione del Consiglio di Sicurezza avrà la conseguenza esclusiva di obbligare tutti gli stati membri delle Nazioni Unite, indipendentemente dal fatto che siano P dello Statuto: nello stesso Statuto è indicato che le condizioni preliminari per l esercizio della concorrenza non si appli quando il Consiglio di sicurezza ha presentato il caso. Ciò rende questa presentazione uno strumento importante con enormi possibilità, nonostante i poteri d ufficio.
INCHIESTA E PROCEDURA Controlli sulla discrezione della Procura Lo Statuto dispone di numerosi controlli appropriati sulla discrezione della Procura che confutano le accuse di un onnipotente procuratore o eludono le indagini con motivazioni politiche o ingiustificate. Questi controlli si aggiungono a quelli che si appli specificamente per quanto riguarda l esercizio dei poteri d ufficio. Prima di avviare un indagine derivata da uno dei tre meccanismi per avviare un indagine di cui sopra, la Procura deve assicurarsi che vi siano motivi ragionevoli per l indagine. Una volta terminata l indagine, la Procura può concludere che non vi sono motivi per procedere. Entrambe le decisioni devono tener conto di fattori come il fatto che l accusa si traduce "nell interesse della giustizia", il che offre una certa libertà di movimento alla Procura.
Tuttavia, se la Procura decide di non procedere, deve informarne la Camera preliminare e, a seconda di chi ha presentato il caso, lo Stato denunciante Pe o il Consiglio di sicurezza. Su richiesta del denunciante Pe State o del Consiglio di sicurezza, la Camera preliminare può riesaminare la decisione del procuratore e chiederne la riconsiderazione. Se la decisione si basa esclusivamente sul fatto che la Procura ritiene che sia "nell interesse della giustizia", la Camera pre-processuale, per i suoi pe, può esaminarla. Una decisione basata su questo concetto non è efficace in ogni caso fino a quando non viene confermata dalla Camera preliminare. Poteri della Procura In termini generali, i poteri della Procura di condurre un indagine sono severamente limitati. Si è sempre tenuto conto del fatto che, in mancanza di un meccanismo di attuazione indipendente, la CPI dipenderà dalla cooperazione degli Stati per svolgere indagini approfondite. Ma nelle fasi iniziali, sembrava che la Procura avrebbe almeno il potere legale, fatti salvi limiti pratici, di adottare misure sull indagine in modo indipendente.
Tra questi ci sarebbero la visita in loco, interviste indipendenti con i testimoni, la raccolta di prove, ecc. Human Rights Watch ha affermato che questo potere era essenziale per l indipendenza e l autorità della Procura e una sua caratteristica fondamentale, data la frequente complicità dello stato in questi reati. Infine, indagini in loco indipendenti sono possibili solo quando le autorità nazionali competenti non esistono per intraprendere le indagini necessarie. In tal caso, alle autorità nazionali dovrebbe essere affidato l adozione di misure importanti. I membri della Procura possono essere presenti e frequentare le autorità statali, ma solo quando ndo il diritto nazionale non lo proibisce. Nell ambito di un importante disposizione sulla quale il consenso era davvero difficile da raggiungere, la Procura può adottare alcune "misure non vincolanti", come intervistare un testimone volontario senza la presenza delle autorità statali se è essenziale condurre il colloquio.
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Tuttavia, la Procura può adottare tali misure solo previa consultazione con lo Stato e, nei casi in cui la ricevibilità non sia stata stabilita ufficialmente, lo Stato può imporre condizioni sul lavoro della Procura. In breve, la Procura non può adottare misure di base relative alle indagini, come intervistare testimoni, senza avvisare lo Stato. Le conseguenze pratiche di questa disposizione destano grande preoccupazione. Tuttavia, dimostrano la vacuità degli argomenti secondo cui i poteri della Procura saranno troppo ampi e potrebbero mettere in pericolo la sovranità nazionale.