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In linea con la nostra raccomandazione, l Unità è integrata nella Segreteria ed è indipendente dalla Procura. Lo Statuto prevede una disposizione per la rimozione di cariche o altre misure disciplinari per giudici o pubblici minatori colpevoli di colpa professionale. Le lingue di lavoro della Corte saranno l arabo, il cinese, l inglese, il francese, il russo e . L Assemblea degli Stati P adotterà il Regolamento interno e le prove , una volta elaborato dalla Commissione preparatoria. Pertanto, gli Stati che non hanno ratificato il trattato non hanno il diritto di partecipare all adozione delle Regole, sebbene possano partecipare alla sua redazione in seno alla Commissione Preparatoria. Il regolamento, che regola il funzionamento quotidiano della Corte, sarà elaborato dai giudici stessi.
SANZIONI. Il presente Statuto consente alla Corte di imporre due tipi di sanzioni: la reclusione per un certo numero di anni o la reclusione in perpetuo. Dopo aver discusso dell esistenza di periodi minimi e massimi di reclusione, l prevede infine solo un massimo di anni. Numerosi Stati, in particolare i latinoamericani, si sono opposti all ergastolo, dato che le loro costituzioni la proibizione di questa pena è una violazione dei diritti umani, crudele, inumano e contraddittoria alla riabilitazione. È stata aggiunta una disposizione per la revisione obbligatoria delle frasi, quando la persona ha "scontato due terzi della pena o anni di carcere in caso di ergastolo" per mitigare alcune delle preoccupazioni sull ergastolo .
La Corte può anche emettere multe o provmenti di confisca. Lo statuto riconosce che tali sanzioni sarebbero aggiuntive rispetto all isolamento. Vi erano opinioni forti e contrastanti sulla chiara inclusione della pena di morte, difesa da Trinidad e Tobago, dagli stati arabi, dalla Nigeria e dal Ruanda. Questi Stati non solo hanno ritenuto che i reati più gravi dovevano essere puniti con la pena massima, ma temevano che il divieto della pena di morte nello Statuto potesse influenzare la loro legislazione nazionale.
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Gli Stati Uniti, sostenuti dal Giappone, hanno affermato che il principio di complementarità consentirebbe agli Stati P di continuare a punire i reati più gravi con la pena capitale. Pertanto, la pena di morte è vietata. In un intitolato "Lo statuto, l applicazione delle sanzioni da parte dei paesi e della legislazione nazionale" , offerto come un impegno per gli Stati che hanno sostenuto l inclusione della pena di morte, si dice che "nulla di previsto in questo pe sarà interpretato a scapito dell applicazione da parte degli Stati delle sanzioni previste dalla loro legislazione nazionale. "
FINANZIAMENTO. La Corte sarà finanziata in tre modi: quote degli Stati P, fondi delle Nazioni Unite, previa approvazione dell Assemblea Generale e contributi volontari. La proporzione relativa tra il contributo delle Nazioni Unite e degli Stati P non è risolta nello statuto stesso.
CLAUSOLE FINALI Prenotazioni. Un aspetto molto positivo del trattato CHI è il chiaro divieto di riserve . Il fantasma di possibili riserve, che potevano consentire agli Stati di accettare disposizioni accuratamente negoziate, ha continuato a minacciare fino all ultimo giorno della Conferenza. Modifiche.
Le modifiche possono essere presentate sette anni dopo l entrata in vigore del trattato. Sebbene il trattato stabilisca che devono essere approvati per consenso, quando non viene raggiunto, a maggioranza dei due terzi, prevede inoltre che per gli emendamenti che non siano di natura istituzionale, l emendamento deve essere approvato da sette ottavi degli Stati P per la sua entrata in vigore Questo requisito garantirà che il trattato non sia facilmente modificabile. In relazione alle modifiche ai reati sottoposti alla giurisdizione della Corte , la situazione è ancora più restrittiva, si applica solo agli Stati P che l hanno accettata. La Corte può esercitare la propria giurisdizione su un reato solo se lo Stato nel cui territorio nazionale è avvenuto il reato o della nazionalità dell imputato ha accettato detto emendamento. Ciò costituisce un opzione di accesso per ulteriori reati. Ratifiche. Il presente Statuto entrerà in vigore quando lo avranno ratificato Stati.
GIURISDIZIONE DELLA CPI. Competenza della CPI sui reati di guerra commessi in conflitti armati internazionali e non internazionali. Sebbene non tutte le gravi violazioni del diritto internazionale umanitario siano incluse nell elenco dei reati di guerra , un gran numero di reati sono inclusi. Il risultato più importante in tal senso è sicuramente l inclusione, nonostante una certa resistenza, di un paragrafo sui reati di guerra commessi durante conflitti armati non internazionali. Per quanto riguarda i reati specifici, si deve menzionare che lo Statuto significa stupro per reati di guerra, schiavitù sessuale, prostituzione coatta, gravidanza forzata e sterilizzazione forzata. Si ritiene inoltre che si tratti di reati di guerra sui quali la Corte avrà la competenza di reclutare o arruolare minori di età inferiore ai anni nelle forze armate nazionali (o, nel caso di conflitti armati interni, in gruppi armati) o di usarli partecipare attivamente alle ostilità.
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È deplorevole l esclusione di alcuni reati di guerra nell elenco approvato a Roma. Basti pensare che non ci sono disposizioni relative a ritardi ingiustificabili nel rimpatrio di prigionieri di guerra e civili, o attacchi indiscriminati contro la popolazione civile o obiettivi civili. La disposizione sull uso di armi particolarmente crudeli copre solo un campo minimo, poiché era difficile raggiungere un consenso, in larga misura perché alcuni Stati hanno espresso il desiderio di includere le armi nucleari nell elenco delle armi vietate, mentre altri si sono opposti a questa misura. Pertanto, sono state omesse le armi nucleari, biologiche e cieche, nonché le mine antiuomo.