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il fatto di dirigere un attacco a monumenti storici, opere e o luoghi di Culto chiaramente riconosciuto che costituisce il patrimonio culturale o spirituale dei popoli e al quale è stata conferita una protezione speciale in virtù di accordi speciali conclusi, ad esempio, nel quadro di un organizzazione internazionale competente, con conseguente distruzione estensiva di essi, quando non vi sono prove del fatto che tali beni siano utilizzati dalle Pe avverse a sostegno dei miei sforzi litar e quando tali beni non si trovano nelle immediate vicinanze di obiettivi militari. - il fatto di privare una persona protetta dalle Convenzioni o dal paragrafo dell del Protocollo I del loro diritto di essere giudicati in modo normale e imparziale.
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Tuttavia, in relazione a tali reati di guerra, che costituiscono gravi violazioni delle quattro Convenzioni e del Protocollo I, governa il principio della giurisdizione penale universale. Cioè, gli Stati sono obbligati a "giudicare o giudicare" le persone sospettate di averle commesse. Pertanto, lo Stato nel cui territorio vi è uno straniero che ha commesso un reato di guerra contro uno straniero in uno Stato terzo ha la capacità di perseguire la parte colpevole.
Questa capacità di perseguire e perseguire è obbligatoria per gli Stati in quanto è espressamente previsto dalle Convenzioni di Ginevra del . In effetti, questi trattati prevedono che "ciascuno dei P contraenti avrà l obbligo di cercare persone accusato di aver commesso o ordinato di commettere una delle infrazioni gravi e di farli comparire davanti ai tribunali stessi, qualunque sia la loro nazionalità. Puoi anche, se preferisci, e secondo le disposizioni previste dalla legislazione stessa, consegnarli giudicato da un altra Pe contraente interessata, se ha presentato una denuncia sufficiente nei loro confronti. "